Isole fantastiche da visitare, dotate di spiagge paradisiache e di bellissimi resort di lusso che si affacciano sull’Oceano. La bellezza dei luoghi incontaminati si può trovare in particolare sui meravigliosi atolli dell’arcipelago. Inoltre, sulle isole sono presenti interessanti musei da visitare. Le Maldive sono perfette anche per dedicarsi agli sport acquatici e alle immersioni. Compongono l’arcipelago 1.192 isole coralline poggiate su basamenti di roccia calcarea e corallina, formatasi con evoluzioni periodiche e caratterizzata da molteplici strati di calcare e coralli formatesi con le numerose variazioni di livello delle acque ad iniziare da circa 60 milioni di anni fa, a seguito dell’emersione d’imponenti montagne dal fondo dell’Oceano Indiano. Gli atolli dell’arcipelago maldiviano sono in effetti tra le tracce più evidenti dell’attività vulcanica del punto caldo di Riunione, un punto caldo attualmente situato sotto l’isola di Riunione, nell’arcipelago delle isole Mascarene.
Gli atolli naturali sono 26, ognuno è formato da diverse centinaia di isole, di cui solo alcune abitate. Nell’intero arcipelago, le isole abitate sono circa 200, mentre poco più di 100 sono adibite a villaggi turistici; le rimanenti sono deserte e talvolta costituite solo da un banco di sabbia in emersione. L’isola più grande è Fua Mulaku, situata nell’atollo di Gnaviyani, nel sud dell’arcipelago.
Le isole sono situate sia all’interno degli atolli sia lungo la barriera oceanica che delimita l’atollo separandolo dalle profonde acque oceaniche e proteggendo le acque interne dalle mareggiate. Le barriere oceaniche sono interrotte da canali detti pass (kandu in dhivehi) che permettono il ricambio delle acque interne dell’atollo, determinando però forti correnti in entrata e in uscita, specialmente durante le maree. In aggiunta a ciò, quasi tutte le isole sono circondate da una propria barriera corallina che racchiude una laguna.
Le isole sono formate da una base di sabbia bianca risultante dall’erosione delle barriere coralline ad opera del mare, ma anche di alcune specie ittiche (come il pesce pappagallo o il pesce balestra titano) che mangiano il corallo per restituirlo sotto forma di sabbia insieme con le feci; l’elevazione massima è di 2 m s.l.m., non vi sono sorgenti d’acqua dolce e solo nelle isole di dimensioni maggiori è possibile scavare pozzi per raccogliere l’acqua filtrata dagli strati di sabbia. Nell’isola di Fua Mulaku si trovano laghi di acqua dolce.
Fonte: viaggiamo.it wikipedia.org |